Atrás do trio elétrico

Atrás do trio elétrico
Só não vai quem já morreu
Quem já botou pra rachar aprendeu
Que é do outro lado, do lado de lá
Do lado que é lá do lado de lá

O sol é seu, o som é meu
Quero morrer, quero morrer já
O som é seu, o sol é meu
Quero viver, quero viver lá
Nem quero saber
Se o diabo nasceu foi na Bahi-
Foi na Bahia
O trio eletro-sol rompeu no meio-di-
No meio-dia

© Editora Gapa


Nota:
   Em Salvador, no carnaval, é tradicional o trio que sai às ruas, tocando violão elétrico em caminhão aberto. Pondo em relevo essa tradição quase desconhecida no sul, Caetano mostrou, de certa forma, a fragilidade das críticas feitas aos instrumentos elétricos como incompativeis com nossa música. "Atrás do trio elétrico só não vai quem já morreu" provoca ironicamente a letra. No mais, um belíssimo hino de amor à Bahia, no qual as palavras e até mesmo as sílabas são medidas com precisão absoluta.
[Augusto de Campos in(Nova) História da Música Popular Brasileira - Caetano Veloso, fascicolo + disco, Abril Cultural, 1972 - 1978]


Para saber mais, leia:
Dietro al trio elettrico
Non va solo chi è già morto
Chi si è gia buttato nella crepa
Ha imparato che è dall'altro lato
Del lato di là del lato
Che è al di là del lato di là
Il sole è vostro
Il suono è mio
Voglio morire
Voglio morire già
Il suono è vostro
Il sole è mio
Voglio vivere
Voglio vivere là.
Non voglio sapere se il diavolo
E' nato , è stato a Bahia
È stato a Bahia
Il trio elettrico
Il sole ha rotto
A mezzogiorno
A mezzogiorno




NOTE:

A Salvador, durante il carnevale, è tradizionale il trio che sbuca dalle strade, suonando chitarre elettriche in camion scoperti. Mettendo in rilievo questa tradizione quasi sconosciuta nel sud, Caetano mostrò, in certo modo, la fragilità delle critiche fatte agli strumenti elettrici in quanto incompatibili con la nostra musica. "Atrás do trio elétrico só não vai quem já morreu" provoca ironicamente il testo. Inoltre, un bellissimo inno di amore a Bahia, nel quale le parole e perfino le sillabe sono calcolate con precisione assoluta.
Sebbene lanciato nel carnevale del 1969, il brano fu inciso da Caetano solamente nel giugno di quell'anno. Nara Leão , che aveva partecipato al disco-manifesto del gruppo baiano (Tropicalia ou Panis et Circensisi) lo registrò prima, con arrangiamento di Sidney Miller, per la Philips, il 16 marzo 1969, fornendo a questo elettrizzante frevo, una interpretazione limpida e funzionale.

[Augusto de Campos in(Nova) História da Música Popular Brasileira - Caetano Veloso, fascicolo + disco, Abril Cultural, 1972 - 1978]




Questa canzone allegra e gioiosa di Caetano Veloso è dedicata al "Trio Elettrico".
Il Trio Elettrico è una sorta di carro di carnevale con sopra installato un impianto musicale tale da permettere il collegamento di chitarre elettriche che vengono suonate da tre persone per la folla sottostante.
Le origini del Trio Elettrico si fanno risalire al 1950 per mano di Adolfo Antônio Nascimento (Dodô) e Osmar Álvares de Macêdo, inizialmente infatti si chiamava "dupla eletrica" ma poi si aggiunse una terza persona chiamata Temístocles Aragão (Temì) e il nome mutò in Trio Elettrico.

Dodô e Osmar furono anche gli inventori del "Pau Eletrico".
Furono spinti dall'idea di creare uno strumento elettrico partendo dal cavaquinho e dal mandolino che sono viceversa acustici.
Inizilamente era chiamato "cavaquinho eletrico" o "violao eletrico", ma poi per scherzo alcuni amici di Dodô e Osmar cominciarono a chiamarlo "Pau Eletrico" e quel nome è rimasto fino ad oggi.
Dal punto di vista tecnico era formato da un braccio di cavaquinho montato su un pezzo di legno in palissandro, completava il tutto un pick-up magnetico fatto in casa e quattro corde con accordatura da mandolino (Sol-Re-Mi-La).

Pubblicato da Sergio Taraddei nel suo blog Caetano Universe