Guarda bene, figliolo (Regarde bien, petit)

Guarda bene, figliolo, guarda bene:
Laggiù sulla pianura
A filo o dei canneti
Fra il cielo ed i mulini
C'è un uomo che viene
Ma che io non conosco.
Guarda bene, figliolo, guarda bene.

È un lontano vicino,
Un viaggiatore sperso,
Un reduce di guerra,
Un mercante di trine,
Forse un abate nunzio
Di notizie non vere
Che aiutano a invecchiare,
Mio fratello che torna
Per dirmi che è il momento
Di odiarci un po' di meno
O forse è solo il vento
Che gonfia un po' la sabbia
E forma del miraggi
Per nostro passatempo.

No che non è un vicino:
Troppo fiero il cavallo
Per questi posti qui
O per tornar di guerra.
Ma no che non è un nunzio:
Troppo misera soma
Per esser di parrocchia.
Ma no che non è un mercante:
Troppo chiaro il cavallo,
Troppo bianco ii vestito.
E nessun viaggiatore
Ha più passato il ponte
Da quando babbo è morto
Né sa che nome abbiamo.

No, non è mio fratello,
Non disseta il cavallo.
Mio fratello non torna,
Non ne avrebbe if coraggio,
Non c'è più niente qui
Che possa interessarlo.
Non è lui. Mio o fratello
dev'essere già morto.
Quell'ombra nel meriggio
Avrebbe più tormento,
Si trattasse di lui.
Andiamo, è solo il vento
Che gonfia un po' la sabbia
Per nostro passatempo.

Guarda bene, figliolo, guarda bene:
Laggiù sulla pianura
A filo dei canneti
Fra il cielo ed i mulini
C'è un uomo che va via
E non sapremo mai.
Guarda bene, figliolo, guarda bene,
Puoi asciugarti gli occhi:
Quell'uomo se ne va
E non sapremo mai.
Puoi posare il fucile.

© Copyright 1968 Editions Musicales Pouchenel, Bruxelles


NOTE:
Testo e musica di Jacques Brel, 1968 | L'originale si trova in: Jacques Brel (1968) (riedito in CD Barclay 557 759-2, 1998)
Una delle canzoni più criptiche e a suo modo inquietanti di Brel, per la musica ieratica, elemento certo non caratteristico di Jacky, e per il testo metaforico. Si racconta di un misterioso personaggio, che forse è solo una suggestione, e di una famiglia dilaniata dall'odio. Troviamo comunque le tipiche frecciate verso certi tipi umani che Brel non amava granché e a cui non risparmiava nulla.
[dal sito la chanson de jacky - le chansons, le cover, la vita e l'attualità di Jacques Brel]

Versione italiana di Duilio Del Prete, in Duilio Del Prete canta Brel