Bom conselho

Para o filme Quando o carnaval chegar de Cacá Diegues

Ouça um bom conselho
Que eu lhe dou de graça
Inútil dormir que a dor não passa
Espere sentado
Ou você se cansa
Está provado, quem espera nunca alcança

Venha, meu amigo
Deixe esse regaço
Brinque com meu fogo
Venha se queimar
Faça como eu digo
Faça como eu faço
Aja duas vezes antes de pensar

Corro atrás do tempo
Vim de não sei onde
Devagar é que não se vai longe
Eu semeio o vento
Na minha cidade
Vou pra rua e bebo a tempestade


1972 © by Cara Nova Editora Musical Ltda. Av. Rebouças, 1700 CEP 057402-200 - São Paulo - SP Todos os direitos reservados. Copyright Internacional Assegurado. Impresso no Brasil
Ascolta un buon consiglio
Che ti dò gratis
Dormire non fa passare il dolore
Attendi seduto
Altrimenti ti stanchi
È certo, chi aspetta non ottiene nulla

Vieni, amico mio
Abbandona le sottane materne
Gioca col mio fuoco
Vieni a bruciarti
Fa come dico
Fa come faccio
Agisci due volte prima di pensare

Corro dietro il tempo
Vengo da dove non so
Prendersela comoda non porta lontano
Semino vento
Nella mia città
Vado per la strada e bevo la tempesta


NOTA:
L'azione destabilizzante nei confronti degli elementi convenzionali del linguaggio è fondamentale nelle sue composizioni "Bom conselho" (1973) e "O que será" (1976). Nella prima, il compositore lancia le proprie asserzioni sociali attraverso uno stravolgimento esasperato dei proverbi. Mentre l'alterazione o l'inversione dei proverbi può essere fatta in modo giocoso o spiritoso, Buarque trasgredisce sistematicamente il repertorio folk per inviare messaggi politici seri. Nel testo di "Bom conselho", espressioni di saggezza popolare sono de-condizionate tramite l'inversione e la trasposizione semantica. Il testo di questa semplice Bossa Nova è un insieme di enunciazioni che mischiano e negano i proverbi popolari enunciando il loro contrario o proponendo varianti distorte.
     Nell'esecuzione, la scorrevole regolarità prosodica, caratteristica della fraseologia dei proverbi, è sconvolta in ogni strofa dal posizionamento errato (volutamente) degli accenti, dagli appoggi melodici su parole atone e su estensioni sillabiche non uniformi. Questo scompiglio intenzionale contribuisce agli effetti di capovolgimento semantico. Il bersaglio di Buarque sono i modi di dire che postulano consenso passivo. I proverbi, come "Dormire non fa passare il dolore" o "Prendersela comoda non porta lontano" sono inviti all'"inerzia e al conformismo...ricette pacificanti e tranquilizzanti, considerazioni standardizzate che nascondono un interesse nel mantenimento dello status quo" (Menezes, 197). Lo scopo delle "acrobazie" verbali di Buarque in questo caso è di attirare l'attenzione su questi codici sociali di conformismo e di sfidare l'"autorità" rappresentata nelle convenzioni linguistiche. Più che cinico, il personaggio del testo è un provocatore che contesta le formule tradizionali e mette in discussione i valori fondamentali della comunità. L'antagonismo formale ed etico che guida questa esternazione è particolarmente evidente nel verso finale ripetuto due volte e in cui la modifica dei proverbi originali è raicalizzata al massimo. Il soggetto normalmente impersonale di "chi semina raccoglie" e "Chi semina vento raccoglie tempesta" è personalizzato ("io"), e quei detti popolari sono miscelati con un altro avente una qualche relazione con essi - "Tempesta in un bicchiere d'acqua" - per fornire un'immagine di sfida che travolge la reticenza e l'autocompiacimento.
(Charles A. Perrone, Masters of Contemporary Brazilian Song , pp. 28 - 29
traduzione Maurizio Galdiolo)