Durata: 02:00:31 Classificazione: ROCK ART-ROCK/PROGRESSIVE SPERIMENTALE 1o disco / A. Registraz. 1968 Pubblicato nel: 1969 Etichetta / CODICE: ZAPPA/BARKING PUMPKIN REC. CDDZAP 3 Bizarre K 64005 (2024)Formato: Note:
Apostolic Studios (New York City), ottobre 1967 - febbraio 1968 Percussioni sovraincise al Sunset Sound (Los Angeles), marzo-aprile 1968.
La versione su CD contiene, oltre al materiale del vinile, due estratti dal film omonimo intervallati dal brano Tengo na minchia tanta.
La partecipazione di Billy Mundi, come specificato nei credits, è limitata ad alcune parti (non identificate) registrate prima di abbandonare le Mothers per unirsi ai Rhinoceros.
L'album doppio Uncle Meat, alla fine, uscì nell'aprile 1969, diciotto mesi dopo quando era stato cominciato. L'lp era composto da session in studio registrate tra l'ottobre '67 e il febbraio '68 agli Apostolic Studios di New York e al Sunset Sound di Los Angeles. Dentro c'erano varie registrazioni dal vivo fatte a Los Angeles, Copenhagen, Londra e Miami, commenti di costume nonché un incazzato Jimmy Carl Black che fa a Zappa la classica domanda: «Quand'è che verremo pagati?».Dopo l'intensa musique concrète di Lumpy Gravy e l'allegro doo-wop di Ruben, i fans ebbero un lp assai più vicino all'esperienza unica costituita dall'assistere a una performance live dei Mothers. In effetti, l'idea di mescolare registrazioni dal vivo a registrazioni in studio ebbe talmente successo che finì per diventare un modello per la futura pratica di Zappa, al punto da editare letteralmente assoli o pezzi di permormance in concerto incastonandole in mezzo a tracce di studio. Il tutto talmente fatto da non poter distinguere più la fonte originale dei materiali. Don Preston ricorda: «Una volta Zappa stava ascoltando pezzi di registrazioni del gruppo per Uncle Meat e contestualmente stava scrivendo la parte armonica di una canzone. Se qualcuno sbagliava, lo fermava e lo faceva ricominciare. Ho sempre pensato fosse straordinario che mentre scriveva un pezzo di musica riuscisse ad ascoltarne un altro in via di registrazione. Frank inoltre aveva la resistenza di un toro. Ripetevamo otto battute 50 volte, e poi altre 50 volte le successive otto battute. Mi è sempre piaciuto dire che riusciva a missare in modo compulsino. A tre mesi dall'uscita di un album, lo vedevo che già ricomponeva le musiche delle sue canzoni. Oppure che remissava un album prima ancora che venisse pubblicato. E alla fine gli piaceva mescolare di nuovo il tutto». In un'intervista rilasciata nel 1968 a Rolling Stone, Zappa parla della continuità presente nel suo lavoro. «È tutto un unico album. Tutto il materialedentro l'album è strutturato organicamente: se con un rasoio prendessi le registrazioni di un disco e le tagliassi a pezzi per poi rimetterle insieme in un ordine diverso, sarebbe sempre un unico pezzo di musica da ascoltare. Poi potrei ancora prendere il rasoio e tagliarle e riassemblarle in modo diverso, ma la cosa continuerebbe ad avere senso. Potrei farlo altre venti volte. Il materiale è strutturato in modo definitivo». [Billy James, FREAK OUT!!, Arcana, Roma, 2003, pp. 97-98] |
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