Brutality Garden. Tropicália and the Emergence of a Brazilian Counterculture
Christopher Dunn

Copertina
Edito nel:

2001
Editore/Produttore:

University of North Carolina Press
Chapel Hill, NC
Formato:
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Note:
Nei tardi anni Sessanta, gli artisti brasiliani crearono un movimento culturale, un vero spartiacque, conosciuto come Tropicália. La musica che si ispira a quel movimento sta riscuotendo negli ultimi anni una notevole attenzione internazionalmente. Tuttavia, pochi dei nuovi ascoltatori collegano quella musica alle circostanze di contorno alla sua creazione, i giorni più violenti e repressivi del regime miltare che governò il Brasile fra il 1964 e il 1985. Con manifestazioni chiave nel teatro, nel cinema, nelle arti visuali, nella letteratura, e specialmente nella musica popolare, Tropicália articolò dinamicamente i conflitti e le aspirazioni di una generazione di giovani brasiliani urbanizzati.

Focalizzandosi su un gruppo di musicisti di Bahia, Christopher Dunn mostra come artisti quali Caetano Veloso, Gilberto Gil, Gal Costa, e Tom Zé crearono questo movimento affiancati in ciò dalle avanguardie musicali e poetiche di São Paulo, la più moderna e industrializzata città brasiliana. Mostra come i tropicalisti si appropriarono selettivamente e parodiarono le abitudini culturali sia brasiliane che estere al fine di svelare la spaccatura tra la loro immagine idealizzata della nazione quale “giardino” tropicale di pace e la brutalità quotidiana incontrata dai suoi cittadini.
Acknowledgements ix
Abbreviations xiii
Introduction 1
Poetry for Export: Modernity, Nationality, and Internationalsim in Brazilian Culture 12
Participation, Pop Music, and Universal Sound 37
The Tropicalist Moment 73
In the Adverse Hour: Tropicália Performed and Proscribed 122
Tropicália, Counterculture, and Afro-Diasporic Connections 160
Traces of Tropicália 188
Bibliography 235
Discography 247
Index 249
Approfondimenti:
In the late 1960s, Brazilian artists forged a watershed cultural movement known as Tropicália. Music inspired by that movement is today enjoying considerable attention at home and abroad. Few new listeners, however, make the connection between this music and the circumstances surrounding its creation, the most violent and repressive days of the military regime that governed Brazil from 1964 to 1985. With key manifestations in theater, cinema, visual arts, literature, and especially popular music, Tropicália dynamically articulated the conflicts and aspirations of a generation of young, urban Brazilians.

Focusing on a group of musicians from Bahia, an impoverished state in northeastern Brazil noted for its vibrant Afro-Brazilian culture, Christopher Dunn reveals how artists including Caetano Veloso, Gilberto Gil, Gal Costa, and Tom Zé created this movement together with the musical and poetic vanguards of São Paulo, Brazil's most modern and industrialized city. He shows how the tropicalists selectively appropriated and parodied cultural practices from Brazil and abroad in order to expose the fissure between their nation's idealized image as a peaceful tropical "garden" and the daily brutality visited upon its citizens.

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